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PER MATTEO, OVUNQUE TU SIA /IL SIGNORE DEL TEMPO   

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

21
GEN
2019

Il signore del tempo vive in una casa d’argento e oro

Il signore del tempo vive in una casa di legno e foglie

Il signore del tempo vive in una casa di fango e cenere

Il signore del tempo vive in una casa di acqua e lacrime

Il signore del tempo non può decidere dove vivere. 

A volte si sveglia nella dimora lucente, dove tutto brilla riflettendosi nell’accecante bagliore dei metalli. È un risveglio fiammeggiante e tutto quello scintillio permette che i giorni, le ore, i minuti, i secondi che il signore del tempo concede a uomini e donne siano giorni in cui persino gli angeli si manifestano, nascondendo, però, le loro ali piumate alla vista, gli innamorati si scambiano il primo bacio promettendosi amore eterno, i neonati succhiano il latte dalle madri con gorgoglii di piacere, la luna e le  stelle si accendono d’incanto, riversandosi in mare. Piume di rondini macchiano il cielo terso e un garrito instancabile accompagna il suono di un suonatore di mandolino. Sono i giorni della gioia.

A volte il risveglio avviene nella casa di legno e foglie. È il tempo del lavoro, della costruzione, dell’armonia. Foglie su foglie. Legnetti su legnetti. Le storie degli esseri viventi prendono forma, crescono insieme ai giorni che passano nell’operosità, nel creare. Sono i giorni in cui tutto è possibile. Si scoprono nuove terre incantate, si riesce persino ad arrivare sulla Luna e ancora oltre. Le alte torri delle città non sono abbattute né da vento o tempesta, né da terremoti o colpi di cannone. Un silenzio di pace regna sopra i deserti infuocati. La via lattea osserva le luci della Terra ascoltando il pulsare di vita che da essa proviene. Ma non tutto è rivolto al bene, qualcuno, infatti, in molte parti del mondo, si adopera per il male. Succede. Tutto è possibile.

Scoppiano guerre, carestie, giovani e vecchi muoiono senza neppure avere il tempo di chiedersi perché.  Grida e lamenti tentano di raggiungere il Cielo affinché qualcuno li ascolti. Le parole, affilate come spade, trafiggono il petto di creature indifese. L’odio precipita come lava rovente. Nessuno osa uscire dai rifugi. Un mattino o una notte, finalmente torna la pace.

Si ricostruisce.  Si dimenticano i giorni di ghiaccio dei cuori. 

Sono i giorni in cui il signore del tempo si sveglia nella casa di fango e cenere. La fatica è grande, si rimuovono le macerie,  si continua a impastare fango e cenere, cenere e fango con impegno e sofferenza, sempre più instancabilmente affinché venga di nuovo il tempo dell’abbondanza. Tornano le barche a scivolare sull’acqua, si spalancano porte e finestre, si stendono bianche lenzuola a fili attaccati agli alberi. I campi di erica rosseggiano al sole e i giovani che si cercano li attraversano con mille risate.

Poi ci sono i giorni in cui il risveglio accade nella casa di acqua e lacrime.

L’acqua scorre e sembra travolgere tutto. Non è l’acqua del mare, blu zaffiro o verde smeraldo, con le onde leggere e il rumore della risacca, né quella del lago, placida e ferma. Né quella del fiume scrosciante verso una cascata spumeggiante. È un’acqua cattiva, viene giù da un cielo nero come la pece, trascina con sé ogni cosa, ogni essere vivente e, quando termina il suo viaggio irrefrenabile, lacrime, impossibili da contenere, solcano i volti. Sono i giorni dell’abbandono, del lutto. I giorni in cui lo sgomento lascia senza parole, il vuoto si dilata nel buio della mente, l’assenza parla e la sua voce accelera i battiti del cuore. Non si placano le tempeste dell’anima. I sogni sono fredde farfalle addormentate nell’ambra dorata.

Il signore del tempo non può scegliere la casa in cui abitare.

Gli piacerebbe poterlo fare. Ma non gli è concesso. 

Il signore del tempo rosicchia giorni, ore, minuti come un topo che si fa strada nell’intercapedine dei muri. Polvere ricopre ogni cosa, nella nebbia non si distinguono le ombre. 

Una rosa, improvvisa, sboccia come il ricordo, come la bocca socchiusa di sera. 

Macchia scarlatta su fogli bianchi.

 

Il signore del tempo vive in molte case.

Una d’oro e d’argento

Una di legno e foglie

Una di fango e cenere

Una di acqua e lacrime

 




Commenti:

1234567890 21/GEN/2019

Meraviglioso!

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